Sono amici per la pelle, ma per una domenica saranno carissimi nemici. Luciano Spalletti non avrebbe mai pensato di doversi giocare la Ch...
Sono amici per la pelle, ma per una domenica saranno carissimi nemici. Luciano Spalletti non avrebbe mai pensato di doversi giocare la Champions con Aurelio Andreazzoli, suo compagno di stanza durante il (Super) corso a Coverciano. L’Empoli ha inguaiato Fiorentina e Genoa e promette di fare paura all’Inter in una partita senza ritorno. Tutta la città , meno di 50 mila anime, starebbe dentro San Siro e quasi mille tifosi seguiranno la squadra nella trasferta che vale la stagione. Gli angeli azzurri sono in fibrillazione, galvanizzati dalle tre vittorie consecutive come non succedeva dal 2005. La strada è ancora in salita, ma si respira fiducia, ottimismo, convinzione. «Serve un miracolo a Milano, ma noi ai miracoli ci crediamo. Siamo consapevoli dei nostri mezzi», racconta con semplicità Hamed Traoré, classe 2000, uno dei migliori in campo contro il Torino.
L’Empoli è la squadra più in forma del campionato e le vittorie contro il suo passato (Montella, Giampaolo e Mazzarri) alimentano la speranza per il futuro. La permanenza in serie A non è più un sogno, ma un obiettivo concreto. Merito di Andreazzoli, che nella provincia toscana ci è finito grazie a Spalletti. L’Empoli, che fattura 50 milioni (meno di un settimo dei nerazzurri) e non ha stipendi superiori ai 600 mila euro (Caputo, Silvestre e Antonelli), oggi funziona a meraviglia, forte di un’idea di gioco. All’inizio è stato anche il suo limite e per questo l’allenatore è stato esonerato e la squadra è finita al più pratico e risoluto Iachini. Ma quando si è esaurita la spinta motivazionale dell’arcigno Beppe, la società ha avuto il coraggio di tornare indietro. E Andreazzoli non si è fatto pregare: 5 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte in attesa della Partita. I gol di Caputo (16) hanno fatto la differenza. L’Empoli può anche perdere a Milano, a patto che lo faccia anche il Genoa a Firenze, ma andrà a San Siro per vincere: «La squadra ha voglia, una condizione fisica accettabile e un filo logico che aveva smarrito», dice la sua guida. Quello che manca all’Inter. Dopo aver visto gli spallettiani in difficoltà con il Chievo e in balìa del Napoli, gli azzurri possono sperare. Non hanno vinto tre partite per caso, minacciando di mandare in serie B i cugini della Fiorentina con tre potenziali giocatori viola in organico (Dragowski, Rasmussen e Traoré). L’Inter invece ha vinto una sola delle ultime cinque.
Inoltre, Andreazzoli conosce alla perfezione i segreti di Luciano, essendo stato nel suo staff prima a Udine e poi a Roma. «Prendi Aurelio e non te ne pentirai», aveva detto Spalletti a Corsi con sicurezza. Magari, adesso, a pentirsene sarà proprio l’allenatore dell’Inter...
20 maggio 2019 (modifica il 20 maggio 2019 | 22:38)
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by Alessandro Bocci via Corriere.it - Sport
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